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RÄ DI MARTINO — Kant Can’t

A-Head Project

L’arte che incontra la cura: A-Head Project e 3500cm² inaugurano la prima collezione permanente nei centri di salute mentale

Sabato 18 ottobre 2025, ore 11.00

Centro di Salute Mentale di Vetralla (DSM Viterbo Distretto C)

Vetralla (VT), 18 ottobre 2025

#109

L’arte contemporanea entra nei luoghi della cura per trasformarli in spazi di incontro, inclusione e bellezza. Sabato 18 ottobre alle ore 11.00 verrà inaugurato, presso il Centro di Salute Mentale di Vetralla (DSM Viterbo Distretto C), il primo intervento del progetto 3500cm², curato da Lorenzo Benedetti in collaborazione con A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus, con il sostegno della Presidente dott.ssa Stefania Calapai e del dott. Francesco Cro, responsabile della struttura.

L’iniziativa segna l’avvio della collezione permanente delle opere di 3500cm² all’interno dei centri di salute mentale che partirà dal Lazio per diffondersi a livello nazionale in seguito, un modello innovativo che unisce arte e psichiatria per promuovere accessibilità, inclusione e benessere. La collezione permanente comprenderà opere di Nicole Werner, Vladimir Radunsky, Sarina Scheidegger, Giulio Paolini, John Armleder, Carla Accardi, Ciprian Muresan e Hans Schabus, artisti che con i loro linguaggi e visioni contribuiscono a definire un dialogo vitale tra arte contemporanea e cura. Il progetto nasce dal desiderio di portare l’arte contemporanea al di fuori dei musei e dei circuiti tradizionali, rendendola parte integrante dei luoghi della cura e della quotidianità.

Ogni artista coinvolto dispone di 3500 centimetri quadrati – un poster di 50×70 cm – per raccontare la propria visione attraverso un linguaggio visivo diretto e universale. Le opere vengono installate negli spazi dei Centri di Salute Mentale, contribuendo a migliorare la qualità ambientale e relazionale dei contesti di cura, e sono anche distribuite gratuitamente a pazienti, operatori, visitatori e familiari, favorendo un’esperienza artistica diffusa e partecipata.

L’appuntamento del 18 ottobre segna anche la distribuzione gratuita del nuovo poster di Rä di Martino, “Kant Can’t” (2025, #109 3500cm²), donato dall’artista ad A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus. L’opera inaugura simbolicamente un nuovo capitolo del progetto, ponendo al centro il dialogo tra linguaggio artistico, percezione e salute mentale. Nel corso degli anni, A-Head Project ha costruito un percorso di cooperazione tra arte contemporanea e psichiatria, promuovendo la lotta allo stigma della malattia mentale e valorizzando la capacità dell’arte di stimolare riflessione, connessione e consapevolezza. La collaborazione con 3500cm² amplifica questa missione, diffondendo il linguaggio dell’arte in contesti non convenzionali e trasformando ospedali e centri di salute mentale in luoghi di ispirazione e apertura.

Le prossime tappe del progetto coinvolgeranno altre strutture del Lazio con l’installazione permanente di 30 poster d’artista e la distribuzione libera delle opere al pubblico, creando una rete di spazi dedicati alla bellezza e al benessere condiviso.

3500cm² è un progetto a cura di Lorenzo Benedetti, con il dott. Francesco Cro e la dott.ssa Stefania Calapai, realizzato in collaborazione con A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus. Grafica a cura di Barbara Salvucci.

3500 cm² è un progetto ideato e curato da Lorenzo Benedetti, dedicato alla diffusione dell’arte contemporanea attraverso il formato del manifesto. Ogni artista dispone di 3500 centimetri quadrati (50×70 cm) per creare un’opera pensata per lo spazio pubblico, distribuita gratuitamente per rendere l’arte accessibile, inclusiva e democratica. Nato a Roma nel 2004 all’interno di BlueRoom – Rialto Sant’Ambrogio, il progetto utilizza il manifesto come spazio espositivo diffuso, trasformando la città in una piattaforma d’arte contemporanea. Nel tempo si è esteso a livello internazionale — da Ljubljana a Berlino, Parigi e altre città — collaborando con istituzioni, musei e biennali che ne hanno riconosciuto l’approccio innovativo. Oggi 3500 cm² continua a evolversi portando l’arte in contesti non convenzionali, come spazi pubblici e luoghi della cura, per creare momenti di incontro, riflessione e benessere visivo. Questa espansione rafforza la sua missione originaria: superare i confini del museo tradizionale e trasformare l’arte in una presenza quotidiana. Il progetto si configura così come un museo diffuso, in cui i poster diventano parte integrante dell’ambiente urbano, creando un dialogo continuo tra opera, pubblico e territorio. Ogni luogo può diventare uno spazio espositivo e ogni passante, un visitatore.

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017 dino al 2022, mira a sviluppare un percorso conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.

Rä di Martino (Roma) ha studiato a Londra, conseguendo un MFA alla Slade School of Art, e ha proseguito la sua ricerca tra New York e l’Italia. La sua pratica indaga il passare del tempo e il divario tra narrazioni epiche e vissuto personale, combinando pathos e distacco attraverso film, video e fotografia.Ha esposto e presentato le sue opere in importanti istituzioni e festival internazionali, tra cui MoMA PS1, Tate Modern, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Museion, Manifesta e la Biennale di Busan.Nel 2014 ha presentato il documentario The Show MAS Go On alla Mostra del Cinema di Venezia, vincendo il Premio Gillo Pontecorvo, il Premio SIAE e un Nastro d’Argento. Il suo lungometraggio Controfigura (2018), premiato con l’Eurimages Lab Award, è stato anch’esso presentato a Venezia.Tra i progetti successivi: Afterall (premiato con l’Italian Council Award, 2018–19), l’installazione L’eccezione al Museo del Novecento di Firenze (Premio Lio Capital), e il documentario sperimentale Fuori dai teatri (2021). Nel 2022 ha realizzato mostre personali al Forte Belvedere di Firenze e alla Torre Matta di Otranto, con un nuovo lavoro dedicato a Carmelo Bene. Nel 2023 vince il PAC, Piano per l’Arte Contemporanea, per una nuova mostra Kant Can’t presentata al Polo Museale di Potenza e nel 2025 alla Fondazione Giuliani di Roma.

INFO Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
tel. 3386757976
https://associazioneangeloazzurro.it
www.facebook.com/Aheadangeloazzurro
www.instagram.com/angelo_azzurro_onlus Ufficio Stampa A-Head Project Angelo Azzurro Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it
tel. +393401472901

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Portare l’arte contemporanea al di fuori dei musei e renderla accessibile a tutti, anche nei contesti di cura della mente per promuovere accessibilità e inclusione: è la nuova iniziativa di A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus in collaborazione con il progetto “3500cm2” a cura di Lorenzo Benedetti con il dottor Francesco Cro e la Presidente dott.ssa Stefania Calapai. 3500cm2 sono i centimetri quadrati messi a disposizione di un artista per realizzare un poster di 50×70cm, la cui missione è diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più ampio ed eterogeneo, creando un museo diffuso per abbattere le barriere dello stigma della malattia mentale. Nasce dalla volontà di ripensare la fruizione dell’arte contemporanea al di fuori dei tradizionali spazi espositivi creando nuove connessioni tra le opere e chi le vive. E’ una nuova sfida per la sinergica cooperazione tra arte e psichiatria: infatti negli anni A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus ha combinato l’arte contemporanea con la psichiatria per la lotta allo stigma della malattia mentale. Il progetto 3500cm2 vuole diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più ampio ed eterogeneo portandolo fuori dai classici luoghi di fruizione come i musei. Si tratta di un progetto innovativo che trasforma ospedali e centri di salute mentale in spazi più accoglienti e stimolanti attraverso la presenza di opere d’arte contemporanea: è questo l’obiettivo di 3500 cm2 curato da Lorenzo Benedetti in collaborazione con A-Head Project e la Presidente la Dott. Stefania Calapai e il Dott. Francesco Cro. Il progetto 3500 cm2 supportato da A-Head di Angelo Azzurro Onlus partirà a Maggio e interverrà in diverse strutture del Lazio, con un focus specifico su ambienti dedicati alla psichiatria e prevede due modalità di intervento complementari: • Un nucleo permanente di opere: 30 poster saranno collocate stabilmente all’interno delle strutture psichiatriche, contribuendo a migliorare la qualità degli spazi e offrendo ai pazienti e al personale sanitario un contatto quotidiano con l’arte. • Distribuzione gratuita di poster per ogni sede, permettendo a pazienti, familiari, visitatori e operatori sanitari di portare con sé un opera d’arte e avvicinarsi a nuovi linguaggi visivi. ​ Le opere saranno installate in diversi centri di salute mentale del Lazio, strutture Residenziali e Semiresidenziali sia Pubbliche che Convenzionate. Attraverso 3500 cm2, l’arte non è solo elemento decorativo, ma diventa strumento di connessione, stimolo culturale e miglioramento degli ambienti. L’intervento mira a coinvolgere attivamente pazienti, personale sanitario e visitatori in un’esperienza artistica inclusiva; offrire nuovi stimoli visivi e culturali, contribuendo al benessere psicologico; valorizzare il ruolo sociale dell’arte contemporanea dimostrando la sua capacità di generare impatti positivi anche in contesti non convenzionali. 3500 cm2 rappresenta un modello innovativo di accessibilità artistica, un progetto che avvicina l’arte al pubblico e trasforma gli spazi della cura in luoghi di incontro e ispirazione. Gli artisti che collaboreranno con A-Head Project e 3500cm2 sono: Gisella Chaudry, Andreas Zampella, Camilla Gurgone, Lauren Hauge, Edson Luli, Alfredo Aceto, Maurizio Nannucci, Veit Stratman, Agnes Thurnaue, Rä di Martino.
Rä di Martino Rä di Martino
ECOSISTEMI DELL'ARTE: CREARE, CONDIVIDERE, CUSTODIRE

Villa Genoese Zerbi

Reggio Calabria 2025

#107 e #108

Fabrizio Cotognini e Alfredo Pirri

Il progetto espositivo per Palazzo Zerbi si propone come un modello in cui l'arte non è solo oggetto di consumo o di mercato ma parte di un sistema culturale sostenibile che coinvolge attivamente artisti, pubblico e istituzioni. L' idea di un'arte ecologica si fonda sulla necessità di creare circuiti virtuosi che favoriscano l'accessibilità, la condivisione e la durata delle opere nel tempo. Attraverso questa triplice articolazione la mostra intende sottolineare l'importanza di un ciclo completo per l'arte contemporanea: dalla produzione alla diffusione, fino alla conservazione e valorizzazione. Gli ambienti di Palazzo Zerbi accolgono e mettono in dialogo questi tre elementi, creando un percorso che evidenzia la complementarietà tra il lavoro degli artisti, la loro visibilità pubblica e la necessità di un impegno collezionistico, per garantire la permanenza delle opere nel tempo. La mostra si articola in tre sezioni interconnesse presentando artisti di Reggio Calabria, il progetto di "poster 3500 cm2" e una selezione di opere dalla collezione di Cataldo Colella. La sezione dedicata ad una selezione di artisti legati a Reggio Calabria rappresenta la vitalità della ricerca artistica nel territorio, con l'intenzione di valorizzare il loro contributo alla scena contemporanea. Un’altra sezione esplora il ruolo della diffusione nell'arte contemporanea attraverso 3500 cm2, un progetto internazionale che utilizza il formato del poster per promuovere il lavoro degli artisti in uno spazio accessibile e democratico. Questa parte della mostra evidenzia l'importanza della divulgazione artistica e la possibilità di portare l'arte al di fuori delle istituzioni tradizionali. Una terza sezione, infine, presenta una selezione di opere dalla collezione di Cataldo Colella, offrendo una prospettiva sul collezionismo come strumento di conservazione e valorizzazione dell'arte contemporanea. La collezione rappresenta un archivio di esperienze artistiche, dimostrando il valore della raccolta privata nella costruzione della memoria culturale. Pertanto il progetto per Villa Zerbi si inserisce a pieno titolo in una riflessione più ampia sull'ecologia dell'arte contemporanea, intesa non solo come sostenibilità ambientale ma anche, come un ecosistema culturale, in cui la produzione, la diffusione e la conservazione dell'arte si influenzano reciprocamente.
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A-Head Project e 3500cm 2 portano la potenza dell’Arte Contemporanea nei luoghi della Salute Mentale

un progetto di accessibilità e inclusione

Roma 2025

#109 - #119

Alfredo Aceto, Gisella Chaudry, Rä di Martino, Camilla Gurgone, Lauren Hauge, Edson Luli, Maurizio Nannucci, Veit Stratman, Agnès Thurnauer, Andreas Zampella.

Portare l’arte contemporanea al di fuori dei musei e renderla accessibile a tutti, anche nei contesti di cura della mente per promuovere accessibilità e inclusione: è la nuova iniziativa di A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus in collaborazione con il progetto “3500cm 2 ” a cura di Lorenzo Benedetti con il dottor Francesco Cro e la Presidente dott.ssa Stefania Calapai. 3500cm 2 sono i centimetri quadrati messi a disposizione di un artista per realizzare un poster di 50×70cm, la cui missione è diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più ampio ed eterogeneo, creando un museo diffuso per abbattere le barriere dello stigma della malattia mentale. Nasce dalla volontà di ripensare la fruizione dell’arte contemporanea al di fuori dei tradizionali spazi espositivi creando nuove connessioni tra le opere e chi le vive. E’ una nuova sfida per la sinergica cooperazione tra arte e psichiatria: infatti negli anni A-Head Project di Angelo Azzurro Onlus ha combinato l’arte contemporanea con la psichiatria per la lotta allo stigma della malattia mentale. Il progetto 3500cm 2 vuole diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più ampio ed eterogeneo portandolo fuori dai classici luoghi di fruizione come i musei. Si tratta di un progetto innovativo che trasforma ospedali e centri di salute mentale in spazi più accoglienti e stimolanti attraverso la presenza di opere d’arte contemporanea: è questo l’obiettivo di 3500 cm 2 curato da Lorenzo Benedetti in collaborazione con A-Head Project e la Presidente la Dott. Stefania Calapai e il Dott. Francesco Cro. Il progetto 3500 cm 2 supportato da A-Head di Angelo Azzurro Onlus partirà a Maggio e interverrà in diverse strutture del Lazio, con un focus specifico su ambienti dedicati alla psichiatria e prevede due modalità di intervento complementari: • Un nucleo permanente di opere: 30 poster saranno collocate stabilmente all’interno delle strutture psichiatriche, contribuendo a migliorare la qualità degli spazi e offrendo ai pazienti e al personale sanitario un contatto quotidiano con l’arte. • Distribuzione gratuita di poster per ogni sede, permettendo a pazienti, familiari, visitatori e operatori sanitari di portare con sé un opera d’arte e avvicinarsi a nuovi linguaggi visivi. Le opere saranno installate in diversi centri di salute mentale del Lazio, strutture Residenziali e Semiresidenziali sia Pubbliche che Convenzionate. Attraverso 3500 cm 2 , l’arte non è solo elemento decorativo, ma diventa strumento di connessione, stimolo culturale e miglioramento degli ambienti. L’intervento mira a coinvolgere attivamente pazienti, personale sanitario e visitatori in un’esperienza artistica inclusiva; offrire nuovi stimoli visivi e culturali, contribuendo al benessere psicologico; valorizzare il ruolo sociale dell’arte contemporanea dimostrando la sua capacità di generare impatti positivi anche in contesti non convenzionali. 3500 cm 2 rappresenta un modello innovativo di accessibilità artistica, un progetto che avvicina l’arte al pubblico e trasforma gli spazi della cura in luoghi di incontro e ispirazione.
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Paolo Icaro

Trattoria ideale

Fondazione VOLUME!

Roma 2025

#106

Fondazione VOLUME! Via di San Francesco di Sales 86/88, Roma

Il 9 marzo 2025 dalle 12:00 alle 20:00 la Fondazione VOLUME! presenta Trattoria ideale, un lavoro di Paolo Icaro (Torino, 1936), a cura di Lorenzo Benedetti. L’artista, che ha con la Fondazione una collaborazione consolidata, ha pensato in questa occasione di trasformare gli ambienti di VOLUME! in un luogo di condivisione e relazione. Trattoria ideale vuole, infatti, ricreare all’interno degli spazi di via San Francesco di Sales un ambiente conviviale ispirato all'accoglienza delle tipiche osterie di Trastevere. VOLUME! viene ripensato come un luogo di scambio, dove parole, immagini e suoni si intrecciano per stimolare i sensi e il dialogo. Icaro espande il concetto di nutrimento oltre il cibo, proponendo l'arte come alimento essenziale per la crescita individuale e collettiva. Invita i visitatori a "mangiare con gli occhi", trasformando la lettura e l'osservazione in un'esperienza di nutrizione intellettuale e sensoriale. Trattoria ideale diventa un luogo di scambio, fondendo dimensione estetica e relazionale in un dialogo continuo tra corpo, spazio e pensiero. Superando i confini della mostra tradizionale, evolve in un'esperienza partecipativa e multisensoriale, dove il visitatore è invitato a nutrirsi di arte, parole e idee, rendendo la fruizione artistica una vera e propria esperienza vitale. Con questo intervento Paolo Icaro azzera la distanza tra l’opera e il visitatore, invitandolo a toccare, modificare e portare dentro di sé l’esperienza artistica. In questo spazio conviviale, si mangia guardando e vedendo, si legge divorando con gli occhi e ci si sazia utilizzando la mente. L’azione culmina, infine, in un momento trascendente: oltrepassato un filtro trasparente, il visitatore si trova immerso nell’immensità della luce dove voci sussurrano parole intrecciate ai suoni evocativi della musica di Alessandro Petrolati. Un’esperienza sensoriale e intellettuale che supera i confini tradizionali dell’esposizione artistica.

Per l’occasione Paolo Icaro ha realizzato il nuovo progetto 3500 cm2 #106 “Trattoria ideale”: www.3500cm2.org

Biografia: Paolo Icaro (Torino, 1936) è uno dei protagonisti delle ricerche artistiche degli anni Sessanta. Ha iniziato la sua carriera studiando scultura nello studio di Umberto Mastroianni. Dopo una prima mostra personale a Roma nel 1962, si avvicina all’esperienza dell’Arte Povera, sperimentando, sin dagli esordi, il divenire dell’azione scultorea in relazione alla forma e allo spazio, utilizzando materiali elementari e duttili come cemento, argilla, carta, legno e gesso. Fra il 1968 e il 1969 partecipa alle principali rassegne dell’avanguardia artistica internazionale che sanciscono l’affermazione di tendenze come l’arte povera, l’arte concettuale e la process art. Realizza infatti azioni al Teatro delle mostre, Galleria La Tartaruga, Roma (1968); a Arte povera più azioni povere, Amalfi (1968); è invitato a Op Losse Schroeven. Situaties en cryptostructuren, Stedelijk Museum, Amsterdam (1969); e a When Attitudes Become Form, curata da Harald Szeemann presso la Kunsthalle di Berna (1969). Nel 1971 si trasferisce nuovamente negli Stati Uniti (vi aveva già soggiornato tra il ’66 e il ’68), nel Connecticut, dove rimarrà per tutto il decennio. Tornato in Italia all’inizio degli anni Ottanta, espone nei più importanti musei e gallerie europee e statunitensi, continuando ad esplorare materiali come il gesso e lavorando attorno ai concetti di corpo e di spazio. Vive e lavora a Tavullia, in provincia di Pesaro.
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Consolato d’Italia a Parigi e CONTEMPORALIS

XX Giornata del Contemporaneo

Parigi 2024

#104 #105

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CONTEMPORALIS partecipa alla Giornata del Contemporaneo, la giornata italiana dedicata all’arte contemporanea

In occasione della ventesima edizione della GDC, CONTEMPORALIS presenta 3500 cm², un progetto che quest’anno festeggia il suo ventesimo anniversario. 3500 cm² è un progetto di diffusione di opere d’arte contemporanea curato da Lorenzo Benedetti. 3500 cm² sono i centimetri quadrati messi a disposizione di un artista per realizzare un poster di 50×70cm, la cui missione è diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più ampio ed eterogeneo di quello dell’arte contemporanea. Martedì 15 ottobre, CONTEMPORALIS ha inoltre organizzato una conferenza sull’arte contemporanea organizzata da presso il Consolato d’Italia a Parigi, moderata da Maddalena Labricciosa, giornalista RAI, esperta d’arte – TG1, con la partecipazione di Lorenzo Benedetti, condirettore della Fondazione Ratti Art-Lab e ideatore e curatore del progetto 3500cm², Marinella Senatore, artista e Diego Cibelli, artista in diretta streaming da Napoli. Per l’occasione sono stati distribuiti gratuitamente i manifesti degli artisti italiani Marinella Senatore e Diego Cibelli.
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Expodemic

EXPODEMIC

Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri

Roma 2024

#86 - #103

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Matt Mullican Matt Mullican Giulio Paolini Giulio Paolini Nil Yalter Nil Yalter Cristina Lucas Cristina Lucas Carla Accardi Carla Accardi John Armleder John Armleder Elisabetta Benassi Elisabetta Benassi Attila Csörgő Attila Csörgő Simon Dybbroe Møller Simon Dybbroe Møller Robert Kusmirowski Robert Kusmirowski Jochen Lempert Jochen Lempert Domenico Mangano & Marieke van Rooy Domenico Mangano & Marieke van Rooy Ciprian Mureşan Ciprian Mureşan Tura Oliveira Tura Oliveira Fernando Sánchez Castillo Fernando Sánchez Castillo Hans Schabus Hans Schabus Sarina Scheidegger Sarina Scheidegger Nicole Wermers Nicole Wermers Vladimir Radunsky Vladimir Radunsky
Curated by Lorenzo Benedetti in collaboration with Francesca Campana
Palazzo Esposizioni Roma - 07.05 - 25.08.2024

Mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo

Artisti 3500 cm²: John Armleder, Elisabetta Benassi, Attila Csörgő, Simon Dybbroe Møller, Robert Kusmirowski, Cristina Lucas, Jochen Lempert, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Matt Mullican, Ciprian Mureşan, Tura Oliveira, Giulio Paolini, Fernando Sánchez Castillo, Hans Schabus, Sarina Scheidegger, Nil Yalter, Nicole Wermers, sono inoltre riproposti due poster realizzati con opere di Carla Accardi e Vladimir Radunsky.

Organizzata da Azienda Speciale Palaexpo con la collaborazione di Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Danimarca, Académie de France à Rome – Villa Médicis, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di Romania in Roma, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Accademia d'Ungheria in Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon, American Academy in Rome, British School at Rome, Circolo Scandinavo, Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, Forum Austriaco di Cultura, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Culturale Coreano, Istituto Giapponese di Cultura, Istituto Polacco di Roma, Istituto Svizzero, Museo Casa di Goethe, Reale Istituto Neerlandese di Roma, Real Academia de España en Roma.

Artisti mostra Expodemic: Kamrooz Aram, Ane Rodriguez Armendariz, Séverine Ballon, Jacopo Belloni, Alix Boillot, Susanne Brorson, Fatma Bucak, Pedro Luis Cembranos, Zachary Fabri, Hamedine Kane, Kapwani Kiwanga, Bjørn Melhus, Marko Nikodijevic, Tura Oliveira, Estefania Puerta Grisales, Chloé Quenum, Marie Robert, Sarina Scheidegger.

Expodemic è la seconda edizione del Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, che a partire dal Palazzo Esposizioni Roma si diffonde nel tessuto della città. La mostra racconta lo stretto legame tra la nascita e lo sviluppo delle esposizioni e la storia delle accademie, sia attraverso il coinvolgimento di artisti stranieri attualmente residenti sia con documenti storici. Roma non solo ospita il più alto numero di centri culturali internazionali, le cui vicende si intrecciano e si sviluppano fin dal 1666 con la fondazione dell’Accademia di Francia, ma è anche il luogo in cui sono state inventate le esposizioni moderne. Per oltre 40 anni, tra il 1680 e 1720, il pittore, segretario dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, Giuseppe Ghezzi, organizza nel Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro una serie di mostre di importanti opere presenti nelle collezioni delle famiglie aristocratiche romane, dando così avvio al concetto di esposizione moderna. Grazie alla capacità di capire il proprio periodo storico, Ghezzi, con questa serie di esposizioni, rende pubblica l’arte, proponendo un’idea moderna e democratica della cultura e agendo così come primo curatore della storia.

Expodemic, a partire dalla mostra a Palazzo Esposizioni, si diffonde nella città con una serie di poster realizzati appositamente per l’occasione e in distribuzione gratuita nelle varie sedi dei partner culturali. Un percorso che illustra l’importanza del rapporto rizomatico tra il Palazzo Esposizioni e le Accademie e Istituti di Cultura stranieri a Roma, mettendone in evidenza la ricchezza e la diversità, nonché l’assoluta attualità di questo arcipelago culturale. La mostra è arricchita anche da un programma pubblico di incontri, performance e proiezioni ospitato a Palazzo Esposizioni e dalle numerose mostre ed eventi organizzati nelle Accademie e Istituti di Cultura.

3500 cm² Progetto di poster d’artista 3500 cm² sono i centimetri quadrati a disposizione di un artista per realizzare un manifesto 50x70 cm, a cui è affidato il compito di diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più vasto e più eterogeneo di quello che abitualmente visita le mostre. I poster sono distribuiti gratuitamente, in diverse centinaia di copie, a tutti i visitatori di Expodemic, il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, che ha la mostra a Palazzo Esposizioni ma si diffonde attraverso la fitta rete di Accademie e Istituti a Roma. 3500 cm² è una mostra senza confini spaziali e temporali che si sviluppa nel tessuto urbano in un modo inedito e con l’intento di costruire una piattaforma culturale che amplifica le possibilità comunicative dell’arte in una forma alternativa di interazione tra artista, istituzione e pubblico. Il percorso si sviluppa su due coordinate: l’unicità (l’opera originale creata dall’artista che aderisce al progetto) e la ripetizione (la moltiplicazione dell’opera per tutte le persone che visitano il luogo). 3500 cm2 dialoga con un pubblico vasto conservando un’alta qualità artistica e creando costantemente nuovi “visitatori/collezionisti” sensibili al linguaggio dell’arte.
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ROMA 2016 - Villa Ada
Francesco Arena Francesco Arena Marc Nagtzaam Marc Nagtzaam

Progetto ospitato da Villa Ada Roma incontra il mondo è 3500 cm², progetto a cura di Fondazione VOLUME!...

#81-#85

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Middelburg 2009-2013 - SMBK De Vleeshal

#77 - #80

Nina Beier & Marie Lund Nina Beier & Marie Lund Kelly Schacht Kelly Schacht

In occasione di alcune mostre realizzate tra il 2009 e il 2013 sono stati realizzate delle edizioni di 3500 cm² che spesso si integravano direttamente all'interno della mostra.

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